giovedì 24 aprile 2008

Qual é l'asso nella manica di Berlusconi? Parte 1/2













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L´anziano con il lifting é tornato al potere. Ma cos'ha in mente Silvio Berlusconi per il suo terzo governo come presidente del consiglio? Una cosa é certa: la Lega Nord anti-immigrazione si impegnerá a far pesare il suo nuovo potere.

Di Alexander Smoltczyk

Der Spiegel Online, 21 Aprile 2008. Quando Silvio Berlusconi fece il suo discorso inaugurale ai leader europei nel 2001, durante un summit nella cittá belga di Laeken, l'allora cancelliere tedesco Gerhard Schröder si tolse le cuffie dopo le prime frasi. L'interprete, pensava, doveva essere o incompetente o ubriaco.

Ma la traduzione non era il problema. Berlusconi parlava davvero in quel modo. Era come se fosse stato ancora in campagna elettorale a fare un comizio in qualche piazza italiana. Il discorso strappó un sorriso anche all'allora presidente francese Jacques Chirac.

Da allora, il Cavaliere (sic) -- come Berlusconi é conosciuto -- non é mai riuscito a togliersi di dosso la fama tra le sue controparti europee di essere un leader che non si deve prendere sul serio. Il precedente primo ministro inglese Tony Blair fu l'unico a prendere sul serio Berlusconi: Blair visitó Berlusconi in Sardegna e i due leader erano uniti nell'appoggiare la guerra in Iraq.

Ma questa volta, le cose saranno diverse. Dopo la vittoria delle elezioni da parte di Berlusconi la settimana scorsa, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha subito invitato il neo-eletto presidente del consiglio a Berlino, per mandargli il chiaro messaggio che questa volta verrá preso sul serio. Lo scopo della Merkel é quello di provocare un cambio nell'atteggiamento di Berlusconi attraverso il suo coinvolgimento diretto -- anche se solo per prevenire lo sviluppo di un'alleanza tra i due uomini minuti ma dal grande ego al comando a Roma e Parigi.

Berlusconi, ad ogni modo, non é piú solo un disastro che puó semplicemente essere ignorato. Dopo la sua vittoria delle elezioni, il presidente del consiglio di 71 anni é infine diventato "l'emblema di un'era" per l'Italia, come scrive il quotidiano inclinato a sinistra La Repubblica. L'Europa dovrá vedersela con Berlusconi ancora per qualche anno a venire.

La coalizione di centro-sinistra di Berlusconi ha ottenuto il 46,8% dei voti alla camera dei deputati, e circa il 9% in piú del Partito Democratico di Walter Veltroni ad entrambe le camere. Come risultato del blocco del 4%, l'alleanza "Arcobaleno" della sinistra con i verdi é completamente scomparsa dal parlamento, cosí come la frangia di estrema destra di politici nostalgici dei giorni di Mussolini. Questo ha fatto sí che invece di tre dozzine di partiti nei parlamenti come in passato, adesso ce ne siano solo sei. Pier Ferdinando Casini dell'UDC descrive la nuova composizione del governo come una specie di "sistema tedesco".

Il fenomeno Berlusconi ora ha qualcosa in comune con il gollismo francese o il peronismo in Argentina: un leader carismatico che é odiato o adorato, e che possiede l'abilitá di capire l'umore del pubblico ed agire di conseguenza. A seconda della situazione, Berlusconi puó essere un ribelle o un conservatore, liberale o autoritario. É un camaleonte delle convinzioni, con un fiuto infallibile per le opportunitá da prendere al volo in ogni momento.

Alcuni giornali hanno chiamato la vittoria di Berlusconi una valanga, ed i risultati sono stati accettati da alcuni con lo stesso fatalismo con il quale si accetterebbe un terremoto. Nella notte delle elezioni, solo turisti si aggiravano per Roma e le piazze erano deserte. Nemmeno di fronte alle sedi dei partiti c'era molta gente. Non ci sono state parate né macchine strombazzanti, né celebrazioni di sconfitta da parte dei perdenti. Sembrava che l'Italia avesse accettato il ritorno eterno dell'anziano con il lifting come suo destino.

Dopo le sue vittorie nelle elezioni del 1994 e 201, Berlusconi fu impegnato ad occuparsi delle sue aziende e processi in corso. Ma queste preoccupazioni adesso sono lontane. I suoi affari vanno a gonfie vele. I processi a Berlusconi per corruzione, falso in bilancio e corruzione di testimoni sono andati in prescrizione o l'hanno visto assolto. Per quanto riguarda i suoi processi in corso, sono saldamente nelle mani dei suoi avvocati.

A proposito di questo, i suoi avversari possono almeno sperare che Berlusconi faccia sul serio riguardo le riforme strutturali questa volta. "Non c'é scusa che tenga per non farle", ha detto il precedente presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, evidenziando la chiarezza della presente situazione.

"Ci saranno momenti difficili", ha detto Berlusconi durante la sua prima conferenza stampa, dove ha anche annunciato che prenderá "rimedi impopolari" e "sacrifici e tagli ai privilegi e agli sprechi nella pubblica amministrazione". Quest'approccio é tanto populista quanto rischioso. In nessun settore i sindacati italiani sono potenti come nel pubblico.

Le azioni di compagnie di costruzioni e cemento sono aumentate drasticamente dopo la promessa di Berlusconi che il ponte sullo stretto di Messina si fará in fretta. Ha anche promesso che si fará di tutto per trovare una soluzione italiana al fallimento della compagnia aerea Alitalia "nell'arco di un mese". Air France e KML hanno giá ritirato la loro offerta dopo la critica da parte di Berlusconi e dei sindacati sulla svendita della compagnia di bandiera italiana.

(..continua qui...)

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