mercoledì 18 giugno 2008

Berlusconi cerca l'impunitá legale in Italia











El País, 18.6.08

Il premier annuncia una legge che impedirá di processare le alte cariche dello Stato

[articolo originale di Miguel Mora qui]

Dopo un mese di luna di miele con gli italiani, un indice di popolaritá del 68%, molto dialogo con l'opposizione ed iniziative legislative (spazzatura, immigrazione, sicurezza nelle cittá...) disegnate per coltivare la sua nuova immagine di statista, Silvio Berlusconi torna alla sua essenza. In solo 24 ore lancia un attacco contro giudici e pm, presenta decreti per bloccare i processi in cui é imputato, fa adirare il Presidente della Repubblica, scandalizza l'opposizione ed é accusato di legiferare per se stesso violando il conflitto di interessi.

Dopo aver mandato al Senato due emendamenti che paralizzeranno per un anno i processi per crimini commessi prima del 2002, data in cui ricadono quelli in cui lui stesso é imputato, Berlusconi ha mandato una lettera aperta al presidente del Senato dove accusa i "magistrati di estrema sinistra" di "inventare accuse fantasiose" contro di lui, e nella quale annuncia che sta per ultimare una legge, versione migliorata di un'altra dichiarata incostituzionale nel 2004 (il cosiddetto lodo Schifani), che impedirá di processare le cinque piú alte autoritá dello Stato mentre siano in carica.

Ma l'attacco non finisce lí. Nella sua lettera, Berlusconi scrive che il decreto é stato "pensato per il bene di tutta la comunitá", anche se ammette che paralizzerá "uno dei tanti processi creati contro di me". Si riferisce al caso Mills, e accusa magistrato e pm di "usare la giustizia con fini mediatici e politici", e di "stare supinamente adagiati sulla tesi d'accusa". Ieri, i suoi avvocati hanno ricusato il presidente del tribunale milanese, Nicoletta Gandus.

Al centro del processo contro Berlusconi c'é l'accusa di aver ordinato il pagamento di 600.000 dollari (circa 387.000 euro) all'avvocato inglese David Mills come ricompensa per non aver rivelato, durante due processi in cui aveva partecipato come testimone, informazioni su due imprese off-shore di Mediaset, aperte secondo i pm per riciclare denaro sporco.

Il clima di concordia si é sfasciato. Al Senato l'opposizione mette su la prima protesta della legislatura. Alcuni hanno dei cartelli: "Impunitá per il premier, tolleranza zero per gli altri". Ci sono forti proteste, e decine di richieste di parola per ostacolare l'approvazione del decreto che include gli emendamenti salva-Berlusconi.

PD, UDC e IdV sembrano uniti per la prima volta. Antonio di Pietro dichiara che "Berlusconi sta portando avanti una strategia criminale". Il Partito Democratico parla di "colpo di mano" e l'Associazione Nazionale dei Magistrati lo accusa di "denigrare e delegittimare i giudici".

Al Quirinale, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mostra la sua indignazione per l'invio al parlamento delle misure per congelare i processi, senza prima esserne stato messo al corrente. "Se fossero state nel decreto che mi hanno mostrato, non lo avrei firmato", dichiara. Il conflitto istituzionale é servito.

I provvedimenti piú polemici

- Intercettazioni. I magistrati non potranno piú realizzare intercettazioni per investigare su reati che prevedono una pena inferiore a 10 anni di carcere. Scompaiono le intercettazioni per reati economici, finanziari e imprenditoriali.

- Processi. I magistrati devono dare la prioritá alle cause che prevedono condanne all'ergastolo o a piú di 10 anni, e si sospendono per un anno i processi relativi a reati commessi prima del 30 giugno 2002.

- Immigrazione. Essere un immigrato illegale costituirá un'aggravante nel commettere un reato.

- Pattuglie nelle strade. Impiego di 3.000 soldati in 10 cittá per un periodo di sei mesi prorogabile ad un anno.

(segnalato da Carolina)


1 commento:

Andrea Poulain ha detto...

ma dove andremo a finire?
che pease di furbetti,disinteressati,ignoranti siamo diventati..
cè da perdere la speranza oramai..